giovedì 25 aprile 2013

Studio e osservazione del Lupo appenninico nel Parco Nazionale della Majella, Popoli, Pescara


Oggi sappiamo che i lupi hanno svolto un ruolo importante nel processo di civilizzazione. Quindici o ventimila anni fa l' uomo ne ha fatto degli "strumenti" per migliorare la propria condizione di vita. Il lupo è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei canidi Canis Lupus, è il progenitore selvatico del cane Canis Lupus Familiaris. I lupi ed i cani sono tra loro interfecondi, capaci cioè di incrociarsi e di generare prole ibrida e fertile. Inoltre nel lupo esistono differenti forme e razze che si distinguono soprattutto per colore, dimensione e comportamento. Stiamo sottolineando questi aspetti dell' ibridazione perché nel viaggio da noi intrapreso abbiamo incontrato diversi esemplari ritenuti "ibridi". Per il lupo esiste una regola naturale che mette in relazione la variazione di taglia dei mammiferi con le condizioni ambientali in cui vive, anche per l'azione diretta dell' uomo, che modificando e alterando l'ambiente naturale, accelera e favorisce il processo di modifica comportamentale e morfologica. Abbiamo scelto come luogo di osservazione Il Parco Nazionale della Majella proprio perché nacque quì, nel 1971, l' opera di informazione e divulgazione per la conservazione del lupo, svolta dai professori Erik Zimen, Luigi Boitani e David Mech.

Le foto selezionate mostrano una lupa, Isabeau, nata il 27 maggio 2002, che dopo 14 giorni dalla nascita viene tolta dalla madre naturale ed affidata ad una giovane guardia parco Cassandra, la quale gli dedica ogni cura possibile fino all' età di un mese, quando Isabò viene portata nel bosco. Per lei è tutto nuovo : suoni, odori ,colori. Superata la paura, iniziano le esplorazioni. Ma madre e figlia , donna e lupo , non si perdono mai di vista. Oggi Isabò ha 11 anni,  ha un recinto di oltre 3.000 mq e  Cassandra passa molte ore con lei. Appena la vede arrivare,la giovane lupa corre a nascondersi. Immobile, ne segue i passi da dietro i cespugli: aspetta che Cassandra sia a pochi passi dallo scoperto. Poi le si strofina addosso per trasferirle il suo odore , lancia  guaiti di gioia, rinnovando ogni volta un rapporto iniziato dieci anni fa. L'esperimento ha lo scopo di difendere e tutelare una specie, quella del lupo, che è ancora oggi nel mirino dei bracconieri e di dissolvere la convinzione che il lupo sia un animale pericoloso e inavvicinabile. Da qui la decisione di addestrare un cucciolo per farlo diventare ambasciatore della sua specie e per ribadire su base scientifica la possibile convivenza tra uomo e lupo, anche se nei rispettivi ambiti. Centro visita del Lupo, Popoli


Isabò#1

Isabò#2

Isabò#3

Isabò#4


Mentre le foto che seguitano mostrano degli ibridi di lupo, i quali furono sequestrati dalla Forestale in quanto utilizzati da un "animal trainer" come comparse in diversi film e spettacoli. La differenza che si può notare morfologicamente è che questi ultimi, contrariamente alla lupa Isabeau, hanno una struttura corporea molto più grande ed un manto più simile al Cane Lupo Cecoslovacco,ma anche se abituati alla presenza dell' uomo, il loro comportamento rimane schivo, diffidente, insicuro, come quello di un lupo selvatico.

 Testo di Fabio Pina, fotografie di Francesca Luffarelli.



Ibrido#1

Ibrido#2

Ibrido#3

Fabio,Monte Corvo.

Fabio, Monte Corvo.

Rosa canina piegata da un orso marsicano,
Monte Corvo.

Rosa canina piegata da un orso marsicano,
Monte Corvo.


Fabio, Monte Corvo.


Ibrido#4


Fatte di lupo#1, Monte Corvo, Popoli (PE)

Fatte di lupo#2, Monte Corvo, Popoli (PE)

Ibrido#5





martedì 2 aprile 2013

Sulle tracce del Lupo: Ricerca indiretta del 'canis lupus italicus' nel ...

Sulle tracce del Lupo: Ricerca indiretta del 'canis lupus italicus' nel ...: Passo del Lupo, Pratoni del vivaro . Gennaio 2013 Tutto ebbe inizio nel 2006 quando vennero trovate due carcasse di lupo in prossim...

Ricerca indiretta del 'canis lupus italicus' nel Parco dei Castelli Romani- Pratoni del Vivaro- Rocca di Papa




Passo del Lupo, Pratoni del vivaro. Gennaio 2013
Tutto ebbe inizio nel 2006 quando vennero trovate due carcasse di lupo in prossimità della strada dei Pratoni del vivaro. La mia curiosità e la mia passione per questi animali iniziò a crescere portandomi a condurre uno stile di vita diverso. Da quell' anno ho sempre deciso, ogni qualvolta mi era possibile, di sportarmi di bosco in bosco, di montagna in montagna solo per un semplice scopo : andare alla ricerca delle tracce del lupo. 
 Fabio Pina



Passo del Lupo, Pratoni del Vivaro. Con Sioux e Nina

Pratoni del vivaro. Ritrovamento delle 'fatte' 1
Pratoni del vivaro. Ritrovamento delle 'fatte' 2


Pratoni del vivaro. Ritrovamento delle 'fatte' 3

Pratoni del Vivaro. Febbraio 2013
Nina@Pratoni del Vivaro. Febbraio 2013
Pratoni del vivaro. Tracciatura e Wolfhowling. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura e Wolfhowling. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura e Wolfhowling. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura e Wolfhowling. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura e Wolfhowling. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura e Wolfhowling. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura, ritrovamento delle 'fatte' e predazione. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura, ritrovamento delle 'fatte' e predazione. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura, ritrovamento delle 'fatte' e predazione. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura, ritrovamento delle 'fatte' e predazione. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura, ritrovamento delle 'fatte' e predazione. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura, ritrovamento delle 'fatte' e predazione. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi

Pratoni del vivaro. Tracciatura, ritrovamento delle 'fatte' e predazione. Aprile 2012. Fotografie di Simona Strozzi





.